Quella della gallina faraona è una ciccia particolarmente buona, digeribile, sana e quindi assai “nobile”: come saggiamente dicevano gli antichi romani, che ne erano ghiottissimi (rappresentazioni di galline faraone decorano un affresco di Pompei), nomen omen (trad: nel nome il destino).
Aristotele e Sofocle ne citano nelle loro opere le origini leggendarie, identificando in questi simpatici pennuti niente meno che le sorelle dell’antico eroe Meleagro, da cui è tratto il nome scientifico (Numida Meleagris).
Insomma: con tanta nobile storia alle spalle, non si può certo tralasciare questa prelibatissima tipologia di pollame.
E che si tratti di un alimento ottimo anche dal punto di vista nutrizionale, è presto illustrato dalla seguente tabella: tra tutte le principali fonti di proteine animali, la ciccia di gallina faraona risulta la più povera di grassi, e in particolare di colesterolo.
In onore delle gloriose origini africane quindi, presentiamo una ricetta tipicamente mediterranea…
Ingredienti (per 4 persone):
Una bella gallina faraona, tagliata a pezzi dal macellaio, e completa delle sue rigaglie