Scritta sotto al galletto.

Suggerimenti culinari a base di buona ciccia...
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domenica 29 maggio 2011

Faraona Mediterranea

R Faraona alla Mediterranea - dettaglio.jpgQuella della gallina faraona è una ciccia particolarmente buona, digeribile, sana e quindi assai “nobile”: come saggiamente dicevano gli antichi romani, che ne erano ghiottissimi (rappresentazioni di galline faraone decorano un affresco di Pompei), nomen omen (trad: nel nome il destino).

R Le Faraone III.jpgAristotele e Sofocle ne citano nelle loro opere le origini leggendarie, identificando in questi simpatici pennuti niente meno che le sorelle dell’antico eroe Meleagro, da cui è tratto il nome scientifico (Numida Meleagris).

Insomma: con tanta nobile storia alle spalle, non si può certo tralasciare questa prelibatissima tipologia di pollame.

Tabella nutrizionale

E che si tratti di un  alimento ottimo anche dal punto di vista nutrizionale, è presto illustrato dalla seguente tabella: tra tutte le principali fonti di proteine animali, la ciccia di gallina faraona risulta la più povera di grassi, e in particolare di colesterolo.

In onore delle gloriose origini africane quindi, presentiamo una ricetta tipicamente mediterranea…

R ingredienti II.jpg

Ingredienti (per 4 persone):

Una bella gallina faraona, tagliata a pezzi dal macellaio, e completa delle sue rigaglie

Una cipolla bianca

Due bicchieri di vino rosso

Tre pomodori maturi

100 g di olive nere denocciolate

Alloro

Prezzemolo

Olio, sale, pepe

 

Preparazione:

R DSC_0292.jpgPer prima cosa, dopo aver ben lavato  le rigaglie di faraona (cuoricino, fegatino ecc.), tagliatele abbastanza finemente al coltello. Soffriggete quindi in olio la cipolla tagliata a pezzettoni e, appena è dorata, aggiungete due foglie di alloro intere ed il trito preparato, mescolando con un cucchiaio di legno.

Appena il tutto risulta ben rosolato, mantenendo la fiamma alta, aggiungete i pezzi di faraona e rosolateli su tutti i lati, facendoli ben colorire. A scelta, possono anche essere infarinati prima della rosolatura.

Aggiungete sale e pepe, quindi bagnate con il vino (la ricetta originale prevede vino rosso, essendone sprovvisti abbiamo usato quello bianco), e appena questo sarà evaporato, unite i pomodori ben lavati e tagliati in quarti. 

R DSC_0311.jpg

Le scuole di cucina insegnano a privare i pomodori di buccia e semi prima dell’utilizzo in cottura, per ottenere un risultato sicuramente più “fine”, ma forse non più salutare. Le bucce di pomodoro infatti sono ricchissime di licopene, un efficacissimo antiossidante con proprietà antitumorali. Nel nostro piatto quindi i pomodori sono stati aggiunti con la buccia, ma se trovate fastidiosa la presenza delle bucce e desiderate mantenere in pieno le proprietà del licopene, esistono prodotti specifici di qualità elevata ad alto contenuto di licopene.

Coprite ora la casseruola con il coperchio e proseguite la cottura a fiamma bassa (tempo occorrente: almeno 45 minuti), bagnando con vino all’occorrenza.

Quando mancano 10 minuti al termine della cottura, aggiungete le olive nere denocciolate e prima di servire spolverate con prezzemolo fresco tritato.

R Faraona alla Mediterranea.jpg

 

Informazioni e ricette tratte da R libro ricettine.jpg

2 commenti:

  1. Devo gustare questa faraona che anche gli antichi romani gustavano...

    Anch'io ce l'ho questa pentola di colore crema... la utilizzo spesso, cuoce bene tutto...

    un abbraccio

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  2. Che meraviglia! ai due opposti del globo terrestre utilizziamo la stessa pentola!
    Grande Titti!!!
    Si vede da queste cose che sei una vera intenditrice ;)
    E con un così bel tegamone in cucina chissà anche tu che buoni manicaretti prepari: se ti va di mandarci una tua ricetta la proviamo molto volentieri!
    Baci!

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