Scritta sotto al galletto.

Suggerimenti culinari a base di buona ciccia...
...Idee, ingredienti, sapori e profumi Romagnoli DOC

lunedì 24 ottobre 2011

Ossibuchi

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Si tratta di una ricetta diffusa in tutta Italia, ma che ha trovato grande gloria nel milanese, dove infatti viene tipicamente accompagnata dal risotto allo zafferano. Un piatto dal sapore così particolare (e gustoso) da meritare sicuramente l’assaggio.

L’ossobuco di vitello è un taglio ricavato dalla parte finale del muscolo posteriore: questa ciccia, tipicamente cucinata assieme al suo ossicino e quindi al midollo in esso presente, ha una discreta presenza di tessuti connettivi ed è perciò molto adatta ad una cottura lunga e lenta, durante la quale le cartilagini si sciolgono, rendendo la ciccia tenerissima, e i midollini cedono in parte al sughetto di accompagnamento un saporino davvero delizioso. Va da sé che la provenienza italiana garantita e certificata del vitello garantisce la genuinità di questa preparazione.

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Fortemente consigliato quindi tocciare il pane nei midollini!

Ingredienti (per 2 persone):

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4 bei ossibuchi di vitello + 2 midollini

venerdì 14 ottobre 2011

Maiale leggermente agrodolce (con cipolla di Tropea caramellata)

isaporidiromagna_maiale agrodolce.jpgSiamo ormai abituati a pensare all’agrodolce come ad un sapore esclusivo della cucina orientale e da noi scoperto in tempi abbastanza recenti, ma non è propriamente così: persino Artusi propose, nel suo storico manuale, ricettine di carne (cinghiale prima e lingua di vitella poi) al “dolce-forte” di zucchero e aceto, semplice o arricchito addirittura con uva passa, pinoli e, udite udite, cioccolato.

Senza voler osare tanto, abbiamo provato una versione molto delicata dell’agrodolce a base di maiale e, sottoposto il risultato ad un romagnolo DOCG amante dei gusti onesti e sinceri, non solo ha apprezzato la versione “leggera”, ma ha pure chiesto il bis.

Se poi vogliamo cucinare un piattino veramente chic, buon accompagnamento sono le cipolle di Tropea caramellate.

Ingredienti (per 4 persone):

500 g di carne di maiale a fettine (es. girello)

mercoledì 5 ottobre 2011

La Galantina

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Che meraviglia ha preparato per noi la brava Maria!

La Galantina (il cui nome richiama la “gelatina” prodotto dalla ciccia in cottura) è un piattino sfiziosissimo, a dir poco delizioso, ma per quanto velocemente sparisca dal piatto di portata nel momento in cui si porta in tavola, ebbene la preparazione è assai lunga e laboriosa… Forse anche per questo motivo, oltre che per l’incredibile bontà e l’allegria che portiamo in tavola con un coloratissimo antipastino di galantina, questa ricetta è un piatto solitamente riservato ai giorni di grande festa, come Natale e Pasqua.

I Sapori di Romagna - Galantina 12.jpg

Ebbene, pensate che fortunati i nostri clienti: vengono in macelleria e trovano la galantina già bella e pronta da portare via! Preparata dalla Maria con ingredienti freschi e di qualità, secondo ricetta collaudata e “casalinga”, ovvero come la preparereste voi a casina vostra con un bel po’ di ore libere a disposizione ed una bella tacchinella intera disossata a regola d’arte dal macellaio, mica cose da poco…

Se siete però curiosi di provare, o volete vedere come la cucina la nostra chef, ecco a voi la ricetta e la foto-storia della galantina appena preparata!

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